Un continuo percorso tra studio e pratica.
Consegue una laurea in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano. Studia alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e frequenta la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte all’Università Statale di Parma. Ispettore Onorario del Ministero dei Beni Cultural collaborerà con le Soprintendenze di Milano, Mantova e Parma.
Nel campo del volontariato sarà impegnato dagli anni settanta con incarichi dirigenziali nell’Associazione Italia Nostra ricoprendone per cinque anni il ruolo di Presidente nazionale.
Dagli gli anni novanta è docente di Legislazione dei Beni Culturali alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università Cattolica di Milano. L’esperienza universitaria si è inoltre arricchita di una docenza biennale in Legislazione dei Beni Culturali al Politecnico di Milano alla Facoltà di Architettura di Milano-Bovisa.
Ha ricoperto l’incarico di Revisore nazionale di Icom Italia (International Council of Museums) ed è stato membro del board di Aipai (Associazione italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale). E’ Presidente dell’Associazione per il Turismo culturale Piùviaggi Piùconosci e Vice Presidente della Fondazione Museo Bagatti Valsecchi di Milano.
Nel campo istituzionale ha collaborato, in progetti e Commissioni, con il Ministero dei Beni Culturali, è stato componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato alla Cultura di Regione Lombardia ove si è proceduto all’introduzione della normativa sull’accreditamento e sugli standard di funzionamento dei musei, all’assistenza nella costituzione di Fondazioni e Consorzi partecipati da Regione Lombardia.
Ha ricoperto l’incarico di Assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Milano. Nel corso di questa esperienza ha promosso l’acquisto della Collezione Jucker oggi nucleo del Museo del Novecento, ha promosso il restauro della Palazzina Liberty, curato il regime di convenzionamento dei Teatri milanesi nonché curato l’organizzazione di mostre a Milano e all’estero.
Nell’ambito di una programmazione volta alla cura degli spazi e degli orari, ha promosso la rifunzionalizzazione a destinazione culturale di spazi nel centro della città e nelle periferie. Nella politica degli orari ha ampliato l’accessibilità dell’intero sistema bibliotecario cittadini ed incrementato gli orari di apertura dei Musei e degli spazi espositivi, attraverso la negoziazione con il personale e l’introduzione delle cooperative nei servizi museali.